Nome scientifico: Athene noctua
- Patouà della Val Germanasca: Suitto
- Patouà di Bobbio Pellice: Sivitoula
- Patouà della Collina tra Luserna San Giovanni e Bricherasio: Civitula/Crivela
- Patouà di Rore e Sampeyre: Sevitulo
- Patouà di Venasca: Cruella
- Aptouà delle Valli di Lanzo (Mezzenile): Tchuvita
- Patouà della Valle Stura (Vinadio): Crivèlo
- Patouà della Val Maira (Celle Macra): Servitou / Suitou
- Patouà della Val Gesso (Entraque): Sivitulè
- Patouà di Boves: Sivitula / Crüèla / Ciuìna.
E’ specie conosciuta in tutto il territorio bovesano, rispettivamente col nome di “sivitula” per la parte di territorio a monte del concentrico e “crüèla” nella restante parte (tale denominazione pare derivi secondo alcuni informatori dal suo stesso verso lugubre che pare dica “cri-vìu…. cri-vìu…. “. Secondo qualcuno essa non sarebbe una specie a se stante, ma si tratterebbe della femmina dell’ allocco. E’ conosciuta soprattutto per il verso notturno ritenuto lugubre (“a cria bröt”) “ciu… ciu… ciu…” che si ritiene, qualora venga udito vicino alle case, porti “malör” / “märca mäl” (porti sfortuna, disgrazia, porti jella) in quanto “sente” la morte imminente di qualcuno nelle vicinanze ! Pare sia molto ghiotta di fichi e frutta varia, tra cui le pere. Si dice sia presente fino al limite altitudinale del castagno, poichè utilizzerebbe anche le cavità di questi alberi per nidificare.
- Patouà di Elva: Ciabriolo
In francese lo chiamano Chouette chevéche
Modi di dire e proverbi:
èse na bèla sivitula : essere una bella civetta, essere una donnaccia, una malalingua, sapiente e saccente
sivitula (civetta, oca, detto di una donna infida, malalingua)
Se santes criò la sivitula et sera a sant la mort et caicögn !
(se senti la civetta cantare di sera è perchè sente la morte di qualcuno
* tratto da “Bestie, bestiétte, bestiäs”, di Delpiano Franco e Giuliano Fausto, edizioni Primalpe, Boves, dicembre 2002