Nome scientifico: Hirundo rustica / Ptyonoprogne rupestris
- Patouà della Val Germanasca: Randoulino / Randoulino
- Patouà di Pragelato: Alòndrë / Alòndrë
- Patouà di Bobbio Pellice: Randoulina / Randoulina
- Patouà della Collina tra Luserna San Giovanni e Bricherasio: Randoulina
- Patouà di Venasca: Randoulina
- Patouà di Rore e Sampeyre: Randulìno
- Patouà delle Valli di Lanzo (Mezzenile): Roundula
- Patouà della Val Maira (Celle Macra): Randoulina
- patouà della Val Gesso (Entraque): Rundlè
- Patouà di Boves: Rendulina o Randulina / Rocaröl di roche o Rocaröl rus. Questo uccello ha sempre goduto di grande rispetto da parte dell’uomo e molte sono le credenze a lui legate. Ucciderle o distruggerne i nidi era cosa disdicevole ed in grado di attirare la sfortuna, tanto più considerando che erano ritenute gli uccelli prediletti dalla Madonna. Era comune anche nelle nostre zone la credenza che portassero benessere e fortuna alle famiglie delle case dove nidificavano e si riteneva che scegliessero tali abitazioni tenendo conto del fatto che gli occupanti fossero gente buona e soprattutto timorata di Dio e non bestemmiatrice. Si racconta che durante il loro lungo viaggio migratorio esse si posassero, per riposarsi, sui “bastimant” (navi) in navigazione dove, a volte, venivano anche catturate. Anche le rondini sono uccelli che “santu u tamp” (avvertono i cambiamenti meteorologici) e quando volano molto e basso indicano l’arrivo del cattivo tempo; se invece il loro volo è alto si è sicuri del bel tempo. Si hanno pure segnalazioni di avvistamenti di esemplari albini di rondine. Un tempo si riteneva che, vedendo la prima rondine all’arrivo della primavera, chi si fosse buttato a “tripa mola” (a pancia molle) per terra si sarebbe evitato per tutto l’anno il mal di pancia ! Un’ altra credenza che riguarda questo simpatico uccello è quella che ritiene che se in primavera le rondini sono scarse o ne giungono poche è segno che nel mondo non c’è la pace, ma regna la discordia e la guerra….! al contrario molte rondini hanno il significato di pace e prosperità nel mondo.
- Patouà di Elva: Randoulino / Randoulino
In francese lo chiamano Hirondelle de rochers / Hirondelle
Modi di dire e proverbi:
avé na testa mà na rendulina : avere una testa come una rondine, avere una piccola testa
gros mà na rendulina : grande come una rondine, piccolo
èse na rendulina : essere una rondine, essere una donna piuttosto volubile
Proverbi:
A la Nunsiò se i renduline i sun gnènt vènta endäle a piòo !
(se all’Annunciazione le rondini non ci sono ancora bisogna andarle a prendere)
Cura i näs cheicögn la rendulina vègn…
(quando nasce un bimbo la rondine viene… nei pressi di tale abitazione)
Cura i renduline volu bäs, piy-te u parapiöu a ndò a späs !
(quando le rondini volano basse, prenditi l’ombrello ad andare a spasso)
Da Sén Giüzèp à la Nunsiò se sun encù gnènt arüvàa i vä pì vare a arüvòò !
(da S.Giuseppe alla Annunciazione se non sono ancora arrivate manca poco all’arrivo delle rondini !).
I sun partìa a San Martégn i grané y eru piégn ‘d frumentégn, i sun arüvò a la Nunsiòo l’era töt desbarasä !
(sono partita a S. Martino i granai erano pieni di frumento, sono arrivata all’Annunciazione era tutto svuotato)
I sugn partìa a Sén Michel i brüsch y eru piégn ‘d mel, i sugn arüvò a la Nunsiòo l’era töt desbarasä !
(sono partita a S. Michele gli alveari erano pieni di miele, sono arrivata all’Annunciazione era tutto svuotato)
Questi due ultimi proverbi erano recitati imitando il canto della rondine, uccello che è il protagonista dei due detti.
Filastrocche:
I sun endata da mia marina
a fame dò en palot ‘d farina
l’ä dit che n’avìa gnènte….
ohh che büziärrrda !
(sono andata da mia madrina / a farmi dare un ??? di farina / ha detto che non ne aveva niente / ohh che bugiarrrda !)
Cìu cìu, märe ci-schìu
i sun ndata da marina
a piò ‘d farina
l’ä dit che n’avìa gnènte
l’avìa la mästra piena
Brüta büziärda….!
(Cìu cìu, mamma ci-schìu / sono andata da madrina / a prendere la farina / ha detto che non ne aveva niente / aveva la madia piena / brutta bugiarda…!)
I sun endata a cä ‘d marina
a vèghe se l’avìa ‘d farina
l’ä dit che n’avìa gnènte
e envece a n’avìa…..
büziera, büziera….
(sono andata da madrina / a vedere se aveva della farina / ha detto che non ne aveva niente / ae invece ne aveva / bugiarda, bugiarda…)
(….anche le frasi contenute in queste tre filastrocche imitano il verso della rondine che sembra che dica queste frasi con il suo canto che sembra una “chiacchierata”)
* tratto da “Bestie, bestiétte, bestiäs”, di Delpiano Franco e Giuliano Fausto, edizioni Primalpe, Boves, dicembre 2002