Aigo Douso: il Lago Lungo del Granero

Villanova – rif- Granero – Lago Malconsej – Villanova

Dall’abitato di Villanova 1223 m si procede in direzione sud (E.P.T. 115) tenendo inizialmente il sentiero, assai frequentato, che conduce al Prà. Appena usciti dal paese, però, in prossimità di un ponte che si vede più in basso, a sinistra, si devia dal tracciato per andare ad attraversare il Pellice sul ponticello in questione ed entrare, lungo una mulattiera ripristinata nella primavera 1994, in una zona a lariceto (indicazione “Sentiero al­ternativo per il Prà”). Con alcuni tornanti il percorso prende un po’ di quota, mantenendosi poi a mezzacosta e procedendo sulla destra orografica del torrente. Fiancheggiati i ruderi del Forte Mirabuc, visibili sull’altra riva del rio, ci si innalza ancora un poco, per affrontare un lungo traversone che, in una zona di larici e grossi massi accatastati, taglia in diagonale il pendio discendente dal Colle Barant e dal M. Gugliassa. Un’ultima serie di tornantini, infine, mette sulla recente rotabile sterrata, che in pochi minuti di qui conduce nella ridente conca del Prà (ore 1.10 da Villanova)

Giunti al rif. “W. Jervis” 1732 m, in piano, si continua in di­rezione sud, su strada sterrata (E.P.T. 116), camminando per cir­ca 30 min. e venendo a costeggiare i ristrutturati alpeggi di Partia d’aval 1713 m e di Partia d’amont 1750 m. Giunti in pros­simità di questo alpeggio, un cartello ci informa cha da questo punto esistono due possibilità: a sinistra. al di là del Pellice, la “via dei Larici”, a destra, la “via delle Pietre”. Imboccato dunque il secondo tracciato si comincia a salire a serpentine, camminando su terreno scoperto e risalendo in breve al sommo di un lungo pianoro erboso (Pian Seneive 2060 m) al culmine del qua­le ci si trova ai piedi di una pronunciata dorsale detritica (Schìna d’Asu – Schiena d’asino) che si rimonta sulla destra, con innumerevoli serpentine. Giunti al culmine della schiena, a monte di una splendida conca, in parte occupata dal pittoresco Lago Lungo 2356 m e dominata dai monti Granero, Meidassa, Manzol ed Agugliassa, si trova il rif. “Btg. Alpino M. Granero” 2377 m, rinnovato nel 1993 (ore 3 da Villanova).

Per il ritorno, sarà opportuno tenere una strada leggermente di­versa. Lasciato il rifugio ci si porta sul crinale erboso- roccioso della Schiena d’asino, tenendone il filo di cresta e se­guendo gli abbondantissimi segnavia gialli della corsa “Tre Rifu­gi”. Giunti ai piedi del crestone si varca un corso d’acqua gene­ralmente in secca, raggiungendo il curioso monumento in pietra, con un’enorme elica d’aereo cementata ai suoi piedi, che ricorda una sciagura aviatoria qui avvenuta nel 1957. Circa 10 metri pri­ma del monumento, un’esilissima traccia sulla destra, porta allo splendido lago Malconsej 2125 m, posto in una zona di massi e cassere 15 minuti a monte del sentiero.

 Continuando in leggera discesa, di qui, si entra nella “via dei Larici”, segnalata in precedenza, che, tra rade resinose e fitti cespugli di mirtillo e lampone serpeggia a valle fino a raggiungere in breve la Conca del Prà. Per un recente ponte in legna, a questo punto, si attraversa il Pellice per toccare l’alpeggio di Partia d’amont. Dal Prà, seguendo la carrozzabile a fondo natura­le, si scende facilmente a Villanova (ore 5.15 l’intero anello).  

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